mercoledì 14 dicembre 2016

Nuova recensione Cineland. Sully di Clint Eastwood



Sully 
di Clint Eastwood 
con Tom Hanks, Aaron Eckhart, Laura Linney, Anna Gunn 
Biografico/Drammatico, 96 min., USA, 2016 

C’è chi dirà che l’ultima fatica di Clint fa emergere la solita retorica hollywoodiana. Può essere. Ma è anche vero che questa è una qualità intrinseca ad una tradizione cinematografica che dà il meglio di sé quando non tradisce sé stessa. Eastwood trova la strada giusta. Da una parte sviluppa una storia legata ad un fatto di cronaca in modo lineare e senza cedimenti narrativi, elevandola ad epica. Allo stesso tempo ha però l’intelligenza di attualizzarla scongiurando risultati sfacciatamente nazionalistici per puntare sul dubbio che attanaglia l’uomo umile, onesto, giusto. 

Ne nasce un’opera sorprendentemente intimista e introspettiva ma allo stesso tempo accessibile e diretta. Merito anche di un Tom Hanks in stato di grazia, che dà spessore ad un “eroe semplice”. Sully è un’opera matura, frutto della sensibilità di un regista saggio. 

Voto: 4 su 5 

(Film visionato il 3 dicembre 2016)

martedì 13 dicembre 2016

Nuova recensione Cineland. È solo la fine del mondo (Juste la fin du monde) di Xavier Dolan


È solo la fine del mondo 
(Juste la fin du monde
di Xavier Dolan 
con Nathalie Baye, Vincent Cassel, Gaspard Ulliel, Léa Seydoux, Marion Cotillard 
Drammatico, 95 min., Canada, Francia, 2016 

Eravamo rimasti colpiti da Mommy, nonostante qualche stonatura tecnica e narrativa dovuta alla foga giovanile del regista. Speravamo in un’opera successiva più matura, misurata, da divorare dall’inizio alla fine. Del resto le premesse c’erano tutte: cast stellare, regista osannato da critica e pubblico, storia tratta da una pièce teatrale. E invece… 

Invece con questa sua ultima opera Dolan mostra tutta la sua immaturità, confinando la storia in poche stanze, indugiando allo sfinimento sui volti, rallentando o velocizzando le immagini senza motivo, utilizzando una colonna sonora più trash che nostalgica (Dragostea Din Tei di Haiducii su tutti, poi Blink 182 e Moby). Più in generale mettendo in scena una storia senza capo né coda dove nulla si tiene e i rapporti tra i personaggi si dimostrano flebili e nebulosi. E poi tutto è troppo urlato, troppo immotivatamente agitato, prolisso, calcato e allo stesso tempo desolatamente superficiale. Compreso il finale. Speriamo sia solo un incidente di percorso

Voto: 2 su 5 

(Film visionato domenica 11 dicembre 2016)

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